Patrick Chan (CAN) e' il grande favorito per l'oro a Nizza. E' imbattuto dall'inizio del 2011 e il suo bagaglio tecnico insieme alla qualita' di esecuzione e le capacita' interpretative dovrebbero assicurargli il titolo mondiale anche se dovesse commettere qualche piccolo errore.
L'unico che sembra in grado di poter battere Chan e' Daisuke Takahashi (JPN). Ha ottenuto la medaglia d'argento nella finale di Grand Prix e ai Four Continents (sempre dietro a Chan); non e' ancora perfettamente sicuro sul suo quadruplo toeloop, ma tutto il resto lo esegue ai limiti della perfezione.
Un piu' giovane atleta giapponese, Yuzuru Hanyu, sta velocemente occupando la scena internazionale grazie anche al quarto posto ottenuto nella finale di Grand Prix. E' molto leggero e delicato sul ghiaccio, nonostante presenti elementi tecnici di alto valore quali un quadruplo toeloop e triplo axel.
Il pattinatore rivelazione del 2011, Javier Fernandez (ESP) era uno dei favoriti per una medaglia ai Campionati europei, dove tuttavia e' stato vittima delle sue aspettative ed e' arrivato solo sesto. In ogni modo, egli rimane uno dei pattinatori che ha eseguito i suoi programmi piu' brillantemente e percio' puo' aspirare a una medaglia iridata.
La stagione di Artur Gachinski (RUS) ha avuto un percorso opposto: dopo essersi piazzato terzo ai mondiali 2011, ha deluso nelle sue tappe di Grand Prix, ma con la presenza di Plushenko agli Europei, e forse anche meno aspettative su di lui, Artur ha fornito una delle migliori prestazione della sua carriera e ha ottenuto il secondo posto.
Jeremy Abbott (USA) ha avuto negli ultimi anni prestazioni altilenanti. Quest'anno propone al pubblico due programmi molto coinvolgenti, lo short a ritmo jazz e il libero classico ed elegante, eseguiti molto bee entrambi i occasione dei campionati nazionali, ma ancora una volta tecnicamente sporchi durante la Challenge Cup tenutasi la scorsa settimana.
Migliori punteggi della stagione: -short program
Previsioni per il podio:
Oro: Patrick Chan
Argento: Daisuke Takahashi
Bronzo: Artur Gachinski
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